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Vacanza da cani: dalla triste pratica dell’abbandono all’animale in affitto. Ma viaggiare con il proprio amico a quattro zampe si può: lo rivelano i turisti di TripAdvisor
Italiani premurosi: si preoccupano per la salute e persino per i possibili disagi psicologici dei loro amici animali.

Milano, 25 luglio 2008 – Al fianco dei “canonici” 60 milioni di abitanti del nostro Paese, vive un’altra vera e propria popolazione composta di  40 milioni di fedelissimi amici animali. 
E se per la maggioranza dei proprietari gli animali domestici sono amatissimi compagni di gioco e di vita, il fenomeno dell’abbandono persiste. Nonostante le pene, sia pecuniarie che restrittive, per chi si macchia di questo reato, d’estate viene abbandonato un cane ogni 3 minuti. 

Ma vacanze e animali domestici sono davvero incompatibili? 

Il recente sondaggio di TripAdvisor (www.TripAdvisor.it), la community di viaggiatori più grande del mondo, svela  il ritratto di coloro che vivono serenamente le vacanze estive insieme al proprio animale e cosa fanno per organizzarsi se non è possibile portarli con sé. 

Ecco allora come passeranno le vacanze gli amici a quattro zampe dei viaggiatori TripAdvisor.

Come da immaginario collettivo, gli italiani si dimostrano i più sentimentali: se il 30% dichiara di portare il proprio animale con sé perché la sua presenza rende il viaggio più piacevole, il 15% (contro il 2% a livello internazionale) dichiara che proverebbe una vera e propria sofferenza se si separasse da lui per tutto il periodo della vacanza. Il 20% invece si preoccupa del disagio psicologico cui sarebbe sottoposto l’animale, preoccupazione condivisa da solo il 4% del campione internazionale. 

Ma non finisce qui: c’è addirittura un 16% di intervistati che dichiara che preferirebbe fare un viaggio col proprio animale piuttosto che con il proprio partner. Il motivo? È più affettuoso e più capace di esprimere i propri sentimenti (per il 15%), è più fedele (6%), o meno costoso da portare con sé (4,5%). C’è poi chi opta per l’amico a 4 zampe perché sporca di meno del partner (7%) e un  2,5% che preferisce l’animale perché più ubbidiente e facile da gestire. Per non parlare di chi (un sorprendente 12%) lo preferisce alla propria dolce metà perché… meno peloso!

C’è anche chi, alla stregua di un amante clandestino, trasgredisce alle regole pur di non separarsi dall’amato animale, e ammette di averlo portato almeno una volta con sé di nascosto, anche in strutture in cui era vietato (11%). È curioso notare che, a livello internazionale, la percentuale di “rei confessi” sale al 21%. 





La domanda sorge spontanea: i proprietari italiani sono, contro ogni clichè, più rispettosi delle regole o meno onesti degli stranieri nel rispondere al sondaggio? 

Gli italiani, in ogni caso, continuano a dimostrarsi premurosi e attenti nei confronti dei propri amici a 4 zampe. Il servizio più votato tra quelli che si vorrebbero a disposizione nell’hotel delle proprie vacanze è stato il veterinario in loco (23%) mentre nessuno, invece, ha scelto di avere il servizio di pet-walking (qualcuno che si occupi di portare il cane a passeggio): a quanto pare la compagnia del quadrupede è considerata anche in vacanza un privilegio, e non un impegno di cui sgravarsi. Molto meno apprensivi gli stranieri: solo l’1,4% vorrebbe avere a disposizione un veterinario, mentre il 24% si godrebbe di più la vacanza se l’hotel disponesse di un servizio di dog-sitter che badasse al proprio animale. 

Solo il 6% degli intervistati dichiara che l’animale può rappresentare un problema per andare in vacanza, che però l’85% di chi decide di non portalo con sé risolve adottando la soluzione di mettersi d’accordo con un parente o un amico perché si prenda cura all’animale fino al proprio ritorno.  

Solo l’8% degli Italiani intervistati sceglie di ricorrere ad una pensione per animali, ponendo in luce la questione del “Dog Bonus” - lo sgravio fiscale fino a 250 euro per lasciare gli animali in pensioni specializzate - e di chi invece fa osservare che l’obiettivo dovrebbe essere incentivare i proprietari di animali a portarli con sé in vacanza. 

Quasi la metà degli italiani intervistati scelgono le case prese in affitto per portare i propri amici animali a trascorrere le vacanze con sé, mentre a livello internazionale si preferiscono gli hotel, forse anche grazie a strutture più attrezzate e “pet-friendly” (adatte cioè ad accogliere gli animali). 

Infine, ancora una volta le nuove mode più stravaganti arrivano dagli Stati Uniti: l’ultima novità è il “Pet-renting”, “l’affitto di animali” in vacanza. Il 6% degli intervistati del campione internazionale dichiara che vorrebbe usufruire di questo servizio e affittare un animale da compagnia in vacanza. Insomma, se un animale non ce l’avete e avete litigato col vostro partner, o se vi siete convinti che il compagno di viaggio ideale sia un cane, un gatto o un furetto, ma non potete ospitarlo a casa tutto l’anno, non disperate: non vi resta che sperare che questo fenomeno arrivi presto anche da noi.